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al testo di Gianni Vavassori
I ragazzi del 99
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Sono le anime che urlano attraverso il vento tra quei monti meravigliosi, sono i ragazzi della grande guerra derubati dalla loro vita dalla loro gioventù. Un'assurda guerra in un paradiso della natura dove il fischio delle pallottole sovrastava quello delle marmotte. Si placa il vento mentre il silenzio avvolge. Laggiù la valle ci attende nel suo comodo letto.
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Arcangelo Galante
- 06/12/2017 13:43:00
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Durante la prima guerra mondiale, ragazzi del 99 era la denominazione data ai coscritti negli elenchi di leva che nel 1917 compivano diciotto anni e che pertanto potevano essere impiegati sul campo di battaglia. Non esistono dati certi sui soldati caduti sul campo di battaglia o decorati, ma il ricordo di questi giovanissimi combattenti sopravvive nella memoria popolare: a Nervesa della Battaglia unosteria era intitolata ai ragazzi del 99 e vi è anche un piccolo quartiere di Santa Croce del Montello definito "città dei ragazzi del 99". Via "ragazzi del 99", testimonia a Milano la targa affissa sul muro di un edificio sul lato orientale di piazza San Fedele dietro Palazzo Marino, a un passo dalla Galleria, a Gorizia è stato dedicato ai "ragazzi del 99" un viadotto. In molte città italiane vi sono inoltre vie o piazze dedicate alla loro memoria. Ai ragazzi del 99 si riferiscono numerosi canti nati dopo Caporetto tra i giovani del fronte ed ancora oggi conosciuti. E persino le Poste Italiane, nel 1999, hanno dedicato un francobollo per il centenario di tale ricorrenza. Ah, .....quanti pensieri mi ha tirato fuori l’opera dell’autore! Un bel testo, caro Gianni, sinceramente apprezzato e gradito, nel suo messaggio emblematico. Un cordiale saluto.
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